Le origini del Bel San Giovanni

da Tempio di Marte a Battistero di Firenze

Ed. CUSL 1994
Ristampa Alfani ed. 2015

 

Il Battistero fiorentino è medievale, altomedievale o paleocristiano? La controversia dura da quattrocento anni, ma oggi il problema è risolto: il San Giovanni è romano, e fu davvero «tempio di Marte» come la più antica tradizione fiorentina ha sempre sostenuto, anche se bisognerebbe dilungarsi per chiarire il senso di queste parole. La sua costruzione iniziò verso il 409 ed esso non fu battistero, ma edificio celebrativo dal complesso significato augurale e apotropaico, prodotto di un pensiero progettuale che non appartiene alla civiltà cristiana, ma a quella pagana. Un’altra, conseguente novità è che il grande edifico non fu costruito dai fiorentini: sarebbero stati degli orientali a donare alla futura città del fiore il suo primo capolavoro. I motivi per pensare tutto questo sono di diversa specie: alcuni tratti dal monumento, altri dal contesto sociale e urbano del tempo, altri da documenti epigrafici. Adesso dunque a tutto si può dare una spiegazione: ai resti delle domus romane trovate sotto il monumento, al suo gigantismo e al fuori scala rispetto alla città e alla Santa Reparata, alla sua originalissima morfologia, alla pianta centrale a alla cupola aperta in alto con un occhio simile al Pantheon, alla complessa e virtuosistica concezione della struttura, e perfino ai singolari reperti trovati negli scavi: una mezza macina da fornaio, dei resti bruciati di frutti e prodotti della terra e tante, troppe monetine.

L’augurio dei fiorentini nei reperti della cerimonia di fondazione del ‘Tempio di Marte’: raccolti, pane, prosperità.