C’è stato un tempo in cui alla Facoltà di Architettura si doveva imparare a disegnare, e disegnare da architetto, non come un pittore. Disegnare significava saper gestire lo spazio, premessa necessaria per poter realizzare qualcosa in tre dimensioni. Lo spazio è geometria, materia, proporzioni, luce, colori.
Oggi troppi studenti diventano architetti pur essendo dei perfetti analfabeti dello spazio e del disegno.
Nella Facoltà di Architettura di Firenze è esistita fino circa agli anni 2000 una notevole tradizione del disegno architettonico. Io sono grato a un grande insegnante, Carlo Maggiora, che ci educava a disegnare.
Le sue prime lezioni riguardavano l’educazione del gesto; perché il pianoforte non si suona con i pugni. Qui riporto alcuni esercizi iniziali. Questi e altri esempi che seguiranno sono lavori di studenti dei primi due anni del corso di studi, e quindi vi si notano alcuni errori e ingenuità tipici di chi ancora non ha esperienza. Ma la strada che stavano iniziando era quella giusta.